27.11.05

Table Radio DIY



Questo progetto è ispirato alla ormai famosa radio da tavolo progettata da Henry Kloss la Tivoli - Model One.Un prodotto assolutamente rivoluzionario per il suo equilibrio tra semplicità e tradizione.L'originale " model one" si caratterizza per i seguenti:Mobile in legno compatto, piccolo e con ottima acustica Sistema di ricezione a Fet con migliore ricettività Facilità d'uso grazie a semplici comandi tradizionaliFacile sintonia grazie alla manopola demoltiplicatriceSistema bass reflex con risuonatore sulla base.Visto il prezzo di questa radio (intorno ai 200 euro) ho pensato di realizzare un clone fai da te cercando di riprodurre alcune delle suddette caratteristiche di successo. Ovviamente il risultato non ha la pretesa di essere simile all'originale ma è certamente meglio di molti prodotti che si vedono in giro, made in China.

Vediamo come realizzare un ottimo clone di questo bellissimo modello di radio con poca spesa e grande soddisfazione.Per la radio ho utilizzato una semplice radiolina da bancarella (5-10 euro) dotata di buona sintonia a condensatore variabile, display lcd per la frequenza e funzione radiosveglia.
Tali radioline sono dotate di un chip Samsung che svolge tutte le funzioni di ricezione AM ed FM ed incorpora un amplificatore da 0.5 watt, più che sufficienti per l'uso.Per cominciare ho realizzato lo chassis con delle tavolette di legno da 0.5 mm x 100 mm, utilizzando colla e microviti autoperforanti. Successivamente ho praticato i fori per l'altoparlante, il display e i pulsanti di selezione. L'altoparlante è del tipo 4 Ohm 40 watt 100 mm 2 vie , anche se può sembrare esagerato questo altoparlante consente una ottima riproduzione dei bassi anche con soli 0.5 watt , il risultato è un suono caldo e pastoso specialmente nel parlato. La radiolina in origine funziona a 3 volt e fornisce 250mW di potenza audio, per poter arrivare a 0.5 watt di potenza, dichiarati nel datasheet del chip è necessario alimentare il chip radio ad almeno 5 volt, tuttavia poiché il display non può essere alimentato con più di 3 volt è necessario realizzare un alimentatore zener da 3 volt, ricavati dall'alimentazione principale dei 5 volt. Inoltre volendo aggiungere un tocco personale ho inserito sotto l'altoparlante un pacco di pile ricaricabili da 4.8volt 600mA che permettono una portabilità ed autonomia di circa 2 ore considerato un assorbimento medio di 300 mA l'ora.Per realizzare un ottima sintonia ho montato sul condensatore variabile un ruota dentata da 3 cm di diametro cui si collega un perno da 0.4 cm, ad ingranaggio, collegato con la manopola esterna. Certo non è la stessa cosa della manopola demoltiplicatrice del modello originale ma offre una buona selettività.Il contenitore è ricavato mettendo assieme delle tavolette da .5 cm di spessore, il mobile finito è verniciato con smalto per legno.Infine, due parole sull'alimentazione, inizialmente avevo optato per un trasformatore da 6 volt 0.6 A interno ma poiché questa soluzione genera un leggero ronzio anche da spenta ho preferito utilizzare il classico wall cube esterno.Infine per coloro che usano addormentarsi con la radio accesa ho inserito un timer di spegnimento basato su un comune integrato 555, che certo saprete, può essere utilizzato per generare impulsi ritardati di più di un ora se si utilizza come condensatore di temporizzazione uno del tipo al tantalio.Il risultato è una radio da tavolo assolutamente perfetta e piacevole nell'ascolto, dal suono pastoso ed avvolgente con funzione radiosveglia e autospegnimento, display lcd della frequenza, portatile e molto elegante.Qui al lato in fondo trovate le immagini dell'ultimo modello da me realizzato.A tal proposito vorrei stendere due parole sul mobile.Io utilizzo dei listelli da 2m per 10 cm, 0.5 cm di spessore, trovabili in qualsiasi brico center in questo modo ho già dei lati dritti.Normalmente taglio tutti i lati della lunghezza necessaria all'incastro che voglio ottenere.Poi procedo all'applicazione agli estremi di ciascun lato degli angolari quadrati da 0.5 cm con la solita vinavil, mettendo il tutto sotto pressa per almeno 1 ora, successivamente procedo all'incollaggio dei quattro lati, utilizzando un elastico e del piombo per una maggiore adesione, infine il lato posteriore ed anteriore vengono fissati con viti autofilettanti da 3-5 mm sui quattro angolari previa opportuna foratura con punta da 2 mm, altrimenti si rischia di spaccare tutto, infine effettuo una svasatura per la testa della vite con fresa a V, quel tanto che basta per farla entrare tutta nel mobile.La copertura dell'altoparlante è realizzata tranciando in cerchio della comune rete metallica a maglia fine venduta in ferramenta, piegata lungo tutto il bordo rotondo in modo da poter essere incastrata a pressione all'interno del foro praticato con una punta sega a tazza del diametro di 7-8 cm.Il tubo bass refrex è un comune collettore per scarico da lavandino del diametro di 3 cm inserito a pressione nel buco realizzato nel legno e fissato con della colla a caldo nella parte interna.Anzitutto il mobile una volta realizzato va carteggiato con carta vetrata fine, fino ad ottenere una superficie uniforme, successivamente si applica un primo strato di vernice in maniera uniforme, una volta asciugato si carteggia nuovamente in maniera leggera per rimuovere il "pelo" della prima mano. Più cicli di pittura-carteggio contribuiscono a rendere il mobile più bello e lucido. Infine quando si è certi di aver terminato la fase di verniciatura e asciugatura si applica con della carta un sottile strato di cera per mobili. reperibile in qualsiasi ferramenta, dopo 3 minuti si stende la cera con un panno morbido, magari di lana, strofinando fino a lucidare tutto il mobile, alla fine si otterrà un mobile molto lucido e bello da vedere.Buon ascolto a tutti.

1 Comments:

At 4:57 PM, Anonymous Anonimo said...

Caro Alfredo ero in cerca di un mini amplificatore audio video, (ho montato un videocitofono ma il filo e' troppo lungo) ed ho trovato il tuo sito. Se tu hai un idea di come costruire un piccolo amplificatore audio video a 12 volt lo gradirei molto.
Pompeo alicudisola@hotmail.com

 

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